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Evitare le allergie alimentari nei bambini
Introdurre i primi alimenti solidi nella dieta di un neonato può essere una fase delicata per i genitori, spesso accompagnata da dubbi e timori, soprattutto riguardo alle possibili reazioni allergiche. Le domande più frequenti riguardano quali siano gli alimenti che causano allergie, come riconoscerle e come prevenirle.
Introdurre nuovi alimenti gradualmente
Il primo e più importante passo per ridurre il rischio di allergie è introdurre i nuovi alimenti in modo graduale, uno alla volta, aspettando 3-5 giorni prima di introdurne un altro. Questo permette di individuare facilmente eventuali reazioni allergiche senza bisogno di particolari conoscenze mediche.
Durante questo periodo, si possono continuare a offrire gli alimenti già introdotti e ben tollerati. È importante sapere che l’intensità delle reazioni allergiche è spesso dose-dipendente, ovvero dipende dalla quantità di cibo consumata. Per questo motivo, è consigliabile iniziare con porzioni molto piccole e aumentare gradualmente.
Alimenti allergizzanti più comuni
Esistono oltre 160 alimenti classificati come potenzialmente allergizzanti, ma alcuni presentano un rischio maggiore. Tra i più comuni ci sono:
• Latte
• Uova
• Arachidi
• Mandorle e noci
• Pesce e frutti di mare
• Prodotti a base di grano
Essere consapevoli di questi alimenti aiuta a prestare maggiore attenzione durante l’introduzione nella dieta del bambino.
Osservare i sintomi
Le reazioni allergiche si manifestano di solito poco dopo l’assunzione dell’alimento, ma il tempo di comparsa può variare da pochi minuti a diverse ore. I sintomi più comuni includono:
• Arrossamento della pelle in diverse aree del corpo
• Gonfiore di viso, lingua o labbra
• Vomito o diarrea
• Tosse improvvisa e intensa
• Difficoltà respiratorie
• Perdita di coscienza (nei casi più gravi)
Se il bambino manifesta sintomi gravi, è fondamentale rivolgersi immediatamente a un pronto soccorso pediatrico o contattare il pediatra.
Gestire i sintomi lievi
Se i sintomi sono lievi, è consigliabile sospendere immediatamente l’alimento sospetto e monitorare la situazione. Se non ci sono peggioramenti, si può riprovare a offrirne piccole quantità in seguito, ma sempre sotto controllo.
In caso di dubbi, è sempre meglio consultare il pediatra, che potrà fornire indicazioni precise su come gestire eventuali reazioni allergiche e su come intervenire nel caso in cui il bambino assuma accidentalmente un alimento a cui è allergico.
Consiglio
Le informazioni fornite sono linee guida generali per questa fascia d’età. Ogni bambino è diverso e può avere esigenze nutrizionali specifiche. Per questo motivo, è sempre consigliabile consultare il pediatra prima di introdurre nuovi alimenti nella dieta.