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Γαστροοισοφαγική παλινδρόμηση

Reflusso Gastroesofageo: Cause, Sintomi e Gestione

Quali sono le cause del reflusso gastroesofageo?

Il reflusso gastroesofageo è causato dall’immaturità dello sfintere esofageo inferiore, che permette al cibo di risalire nell’esofago anziché rimanere nello stomaco.

Quali sono i sintomi del reflusso gastroesofageo?

Il sintomo principale è il rigurgito spontaneo in relazione alle poppate. Nei casi più gravi, possono comparire sintomi come difficoltà nella deglutizione e sensazione di bruciore dovuta all’esofagite causata dal contenuto acido dello stomaco. Altri sintomi meno comuni includono raucedine, tosse persistente (causata da aspirazione), polmonite, pianto intenso, irritabilità, scarso aumento di peso e anemia. Un segno caratteristico è l’arcuarsi della schiena del neonato, come un arco.

Come viene diagnosticato?
Il sospetto di reflusso gastroesofageo nasce dall’osservazione dei sintomi clinici. Il test diagnostico più preciso è il monitoraggio del pH esofageo per 24 ore, che è però piuttosto scomodo e richiede il ricovero. L’ecografia dell’esofago è un metodo più semplice e immediato per rilevare il reflusso moderato o grave.

Come si gestisce il reflusso gastroesofageo?

Il primo passo è rassicurare e informare i genitori sulla natura del disturbo. Le raccomandazioni includono:
•    Offrire pasti frequenti e di piccole quantità.
•    Fornire indicazioni sulla corretta posizione del neonato durante e dopo la poppata.
•    Rinforzare l’allattamento al seno o utilizzare formule anti-reflusso.

Dopo ogni poppata:
•    Tenere il neonato in posizione verticale per favorire il ruttino, anche per 20-40 minuti.
•    Evitare di posizionare il bambino disteso nella culla subito dopo la poppata.
•    Sollevare la testata della culla di circa 30-45 gradi, assicurandosi che la testa del bambino sia sul lato rialzato.
Per i neonati con reflusso gastroesofageo grave, può essere consigliata l’introduzione precoce di cibi solidi (secondo le linee guida di gastroenterologia pediatrica e su indicazione del pediatra).
Nei casi più gravi, può essere prescritta una terapia farmacologica per affrontare o prevenire complicazioni come l’esofagite. Nei neonati prematuri con reflusso grave, potrebbe essere somministrata una terapia antiacido fin dai primi mesi, sempre sotto la guida del pediatra.

È importante sapere che:
Il reflusso è solitamente un problema temporaneo, con un miglioramento significativo dei sintomi dopo i primi tre mesi di vita e, nella maggior parte dei casi, una risoluzione completa entro i 12 mesi.

Articolo scritto in collaborazione con Katerina Katsibardi, MD, PhD
Pediatra Dottore in Medicina, Università Nazionale e Kapodistriana di Atene
www.katsibardi.gr


Nota: Si raccomandano regolari controlli pediatrici. Questo articolo fornisce informazioni di carattere generale; in caso di dubbi, consultare sempre il proprio pediatra.