Salta al contenuto principale
zhleia-kai-aderfia

Gelosia tra fratelli

Tutti i genitori si saranno trovati ad urlare almeno un volta: “Smettetela di fare così! Siete fratelli!”, e noi tutti abbiamo sentito almeno una volta le parole: ”mammaaaaa mi ha picchiato!!!”. Se non proprio dall’alba dei tempi, da poco dopo queste parole sono state ripetute milioni di volte in tutto il mondo, tutti i fratelli hanno litigato qualche volta nella loro vita, e prima o poi tutti sono stati gelosi… L’entità di questa gelosia e il modo in cui viene espressa però cambia di casa in casa e di famiglia in famiglia, e determinerà quella che sarà la relazione tra i fratelli per il resto della loro vita.

La maggior parte dei genitori si sforza ogni giorni di cercare di far andare d’accordo i bambini e di non farli litigare. Si pensa che intervenendo e cercando di capire chi ha cominciato il litigio o cosa sia successo possa aiutare i bambini a risolvere i problemi. La realtà invece dimostra il contrario, se ciò fosse effettivamente vero, tutti i fratelli avrebbero smesso di bisticciare… ma allora, cosa possiamo fare?!
La cosa più importante che dobbiamo fare è quella di prendere i nostri bambini in momenti di calma e tranquillità e cercare di insegnare loro i metodi per risolvere i conflitti, che troveranno poi utili durante le loro vite; per farlo seguiamo alcuni passi:
•    Rimaniamo calmi.
•    Spieghiamo che è perfettamente normale arrabbiarsi ogni tanto con il proprio fratellino/sorellina e che capita a tutti.
•    Spieghiamo capiamo cosa provano l’uno verso l’altro e che li aiutiamo a riconoscere i loro sentimenti verso il fratellino/sorellina.
•    Spieghiamo che la violenza verso il fratellino/sorellina non è mai una buona soluzione e che ci sono altri modi per esprimere la rabbia.
•    Spieghiamo che quando siamo arrabbiati è meglio parlare con l’altra persona spiegando cosa del suo atteggiamento ci ha dato fastidio.
•    Aiutiamoli ad esprimere queste cose l’uno verso l’altro,  anche se dobbiamo ripeterlo più di una volta perché ci ascoltino. Possiamo fare una lista, accettata da tutti i membri della famiglia, di cose che possiamo dire e fare quando ci arrabbiamo.
•    Mettiamo una regola comune per la quale arrabbiarsi va bene, ma non picchiarsi.
•    Se li vediamo picchiarsi di nuovo ricordiamo loro della nuova regola, e senza chiedere di chi sia la colpa li aiutiamo a esprimere la rabbia in un’altra maniera.
•    Ribadiamo in maniera decisa la nuova regola e enfatizziamo sempre in maniera calma e tranquilla che non è permesso picchiarsi. Allo stesso tempo li separiamo quando si comportano male, senza arrabbiarci a nostra volta e senza farli sentire colpevoli.
•    Dobbiamo sempre riconoscere, sottolineare e premiare anche il più piccolo gesto di un bambino che aiuta a risolvere un conflitto senza ricorrere all’uso della violenza.
•    Parliamo insieme enfatizzando i vantaggi che abbiamo ottenuto risolvendo i conflitti senza violenza.
•    Non scordiamoci però che non potremo mai evitare del tutto discussioni tra fratelli, quelle non finiranno mai!

Il nostro obiettivo finale è quello di fare in modo che non esprimano la loro rabbia attraverso la violenza e che imparino a comunicare meglio!

L’obiettivo non è quello trovare e punire il colpevole di ogni litigio, ma di insegnare loro sani modi di comunicare, esprimere e controllare le loro emozioni, in particolare la rabbia, abilità che si dimostrerà di grande valore per tutta la vita dei nostri bambini. Allo stesso tempo non cercando il colpevole e non focalizzandoci sulla punizione, creeremo un legame più forte tra i fratelli facendoli sentire come “alleati”, e ciò sarà fondamentale per il resto della loro vita.

Fonte

http://www.paidorama.com